Campionato Italiano di Pesca a Method

Corbara ore 7,00 di stamattina: un forte acquazzone impedisce le operazioni di montaggio delle attrezzature e rischia di rendere impossibile l’accesso al campo gara, a causa del fango diffuso su l’intero spazio antistante l’acqua del campo gara delle Vigne; il lago è decisamente più alto di ieri e il suo livello continua a salire e per questo l’organizzazione, di concerto con il Giudice di Gara, decide di rinviare l’inizio della manifestazione, in attesa di un concreto cambiamento delle condizioni meteo, anche perché circola la voce che sia stata aperta la diga delMontedoglio e questo potrebbe essere un ulteriore, reale pericolo.

Finalmente smette di piovere e seppur con un po’ di ritardo, i concorrenti possono iniziare a preparare le proprie postazioni di pesca per dare inizio alla terza e ultima prova di questo avvincente Campionato.

Al contrario di ogni previsione, il pesce oggi è molto più attivo di ieri e questo lo si capisce già dal segnale d’inizio gara. È un testa a testa non fra due, ma fra 38 concorrenti che se le danno (virtualmente) di santa ragione a suon di breme……e che breme, dato che da un veloce calcolo matematico, ci sono dei concorrenti che con pesate oltre i 40 kg., hanno fatto la media di 750 gr. a pesce………roba da guinnes dei primati.

Un vero fishing show è stato quello di Modesto Niccolai e di Christian Gadda che da esterni di campo gara hanno portato alla bilancia rispettivamente 53,140 Kg. e 73,820 kg………pesi più degni di un carpodromo super popolato, che di acque libere come quelle del Corbara. Ma se queste sono state due pesate di massimo rilevo, certo è che non sono mancati molteplici punteggi superiori ai 40.000 punti, a loro volta seguiti da un buon numero di concorrenti che hanno superato i 30,000 kg.

Per ottenere certi risultati, gli inneschi che sono andati per la maggiore sono stati i classici vermi, il fiocco di bigattini morti o i raperini. Alla pari di ieri ci sono stati anche quelli che hanno cercato di dare una spallata alla classifica, cercando il colpo grosso delle carpe e in questi casi si sono potuti vedere inneschi di bandum e mini-boiles, ma la parte delle protagoniste l’hanno indubbiamente recitata le esche naturali, come quelle appena citate.

Alla fine però,i pesi, le esche o i pesci cercati, servono più per la cronaca che per altro, poiché quello che davvero conta è la somma dei risultati e solo tre penalità in tre gare contano davvero tanto. Tre penalità che hanno permesso di salire prepotentemente sul primo gradino del podio al giovane Giuliano Gammarota della Lenza Paradiso (Trabucco), un ragazzo che si è fatto le ossa nei laghi della Toscana e che ora indossa la maglia con lo scudetto tricolore. Complimenti Giuliano, complimenti sinceri e meritatissimi.

È chiaro, un vincitore ci deve essere, ma il fatidico podio è fatto di tre scalini e questo serve per  acclamare anche altri due risultati di pregio, che in questo caso rispondono al nome di Alessandro Cappoia del Team Wild Erreà (Erreà), anche lui un giovane di cui già sentiamo molto parlare e che sale sul secondo gradino del podio, mentre la medaglia di bronzo di questo Campionato se la mette al collo Federico Ermini il bravo e simpaticissimo aretino dell’Oltrarno (Colmic) che è riuscito a bruciare sul traguardo l’amico Alessandro Gargini.

Complimenti a tutti i partecipanti, che si sono comunque guadagnati questa avvincente finale.

Un saluto da Marcello Corbelli