Conduce la classifica provvisoria Stefano Pacciani

Si è conclusa ieri la prima delle tre prove di selezione inter provinciale, al termine delle quali e sulla base di un preciso quorum non ancora stabilito, potremo conoscere i nomi di chi avrà conquistato il diritto di partecipare alle successive selezioni regionali, che daranno a loro volta accesso alla finali del Campionato Italiano Fisheries 2023.

La manifestazione in questione si è svolta a Monteroni D’Arbia, nel suggestivo scenario delle Crete Senesi, presso Lago Niccolini: un bell’invaso egregiamente gestito dalla A.S.D. Sporting Club Val D’Arbia, per conto della Sezione Provinciale FIPSAS.

Il Niccolini è un lago molto ricco di pesce, ma non è un carpodromo e per trovare la sua perfetta collocazione identitaria nel contesto della pesca sportiva, dobbiamo avvalerci di un termine anglosassone, che è giustappunto quello di “fisheries”, dato che la pesca del Niccolini non è per niente monotematica come quella dei carpodromi, ma al contrario, è la stessa che si può praticare in acque libere a tutte le specie presenti poiché, per quanto si tratti di un invaso artificiale realizzato negli anni sessanta per scopi irrigui, in questo lago possono abboccare alle lenze dei pescatori tanti pesci diversi fra loro come: carpe, scardole, carassi, breme, gardon e perfino qualche cavedano, che seppur in numero decisamente minore, non è assolutamente raro trovarlo attaccato ai nostri ami.

Purtroppo, o per fortuna, la suddivisione a livello provinciale di queste prove selettive e la ridotta recettività dei laghetti dove queste gare vengono svolte, hanno contribuito tanto alla frammentazione numerica dei partecipanti, tanto che ieri (domenica) sulle sponde del Lago Niccolini di Monteroni D’Arbia, c’erano soltanto 14 concorrenti, suddivisi in tre settori, uno dei quali tecnico.

Il cielo plumbeo e le temperature finalmente in linea con una classica giornata autunnale, hanno fatto da contorno a una gara partita decisamente in sordina, con poche mangiate nel corso della prima ora, ma che con il passare del tempo sono gradualmente aumentate, fino a raggiungere poi una buona frequenza di catture che hanno permesso di portare alla pesa una media di oltre dieci chili, tranne che nel settore tecnico dove stranamente, si è registrato il minor numero di catture.

la distanza dei 40/ 45 metri è stata quella comune ai più, ma la scarsa attività del pesce su quella linea ha invogliato molti a cercare la pesca qualche metro più avanti e i lanci sui 50 metri hanno subito dato una buona risposta, con delle carpette di piccola e media taglia che sono state le catture predominanti, ma anche molti carassi, delle breme e qualche bella scardola, hanno fatto mostra di se nelle nasse dei concorrenti, facendo fermare le bilance dei pesi di punta sugli oltre 18 e 13 kg., che per una pescata a pesci non di taglia, non sono poi così pochi.

Il segnale di fine gara ha visto salire sul podio di giornata Stefano Pacciani, il fortissimo atleta dell’Oltrarno Colmic, che con 18.850 kg. vince il suo settore davanti a Gianni Nardi: una canna storica della Lenza Senese Colmic, secondo con 12.760 kg.

Secondo sul podio di giornata possiamo trovare “l’Alfiere” della Lenza Senese Colmic, Roberto Manganelli, che con 13.730 kg. vince il suo settore seguito a ruota da Vitantonio Zoppi, alias Tonino, un veterano degli Amici Cannisti Senesi, che con 12.260 di pesce si piazza al secondo posto di settore.

Bella anche la prestazione di un ottimo Riccardo Gabricci della Lenza senese Colmic, terzo di giornata, che con grinta e caparbietà riesce a sfilare dall’acqua 8.420 kg. di pesce, in un settore palesemente povero; un peso poco incisivo, ma comunque buono a doppiare gli altri componenti, compreso il peso tecnico del suo compagno di Società, Enrico Minetti: promettente neo assunto dall’agonismo feeder.

La giornata di gara si conclude con i complimenti ai vincitori, molto più insaporiti perché da un’appetitosa grigliata di maiale: una vera ciliegina sulla torta capace di riportare il sorriso anche sulla bocca degli sconfitti.

Dandoci appuntamento alla prossima, un saluto da Marcello Corbelli

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